L'essenza del metodo di crioconservazione consiste nel congelamento profondo delle uova in azoto liquido (temperatura -196 gradi). Le cellule si congelano semplicemente per un certo tempo. Ciò garantisce la sicurezza del biomateriale.

La selezione del materiale avviene durante la puntura delle ovaie

La puntura degli ovociti dalle ovaie avviene in anestesia generale sotto il controllo di una macchina ad ultrasuoni. Una punta per biopsia è collegata alla sonda vaginale del dispositivo, con la quale è possibile tenere l'ago per rimuovere i follicoli. L'ago è collegato a un apparecchio per il vuoto.

Il supporto ad ultrasuoni consente al medico di vedere un'immagine chiara del follicolo sullo schermo e di raccoglierne delicatamente il contenuto (uovo e liquido follicolare). Il biomateriale risultante viene raccolto in speciali tubi riscaldati e trasferito all'embriologo, che esegue la crioconservazione.

Il paziente trascorre 1-2 ore in https://advanced-pharmacy24.com/viagra-soft-tabs/ sotto la supervisione di specialisti, dopo di che può tornare a casa.

Indicazioni mediche per la crioconservazione degli ovociti

Il programma di crioconservazione degli ovociti offre alle donne l'opportunità di dare alla luce un bambino a qualsiasi età.

Importante: gli specialisti della riproduzione raccomandano che tutte le donne che hanno raggiunto l'età di 35 anni che intendono avere un figlio, ma per qualche motivo non possono ancora farlo, congelino i loro ovuli.

Oltre al condizionamento sociale del fenomeno della maternità ritardata, esistono anche indicazioni mediche per le quali bisogna pensare alla crioconservazione degli ovociti:

  • un fattore genetico (i parenti stretti di una donna hanno una menopausa precoce, c'è una predisposizione a una diminuzione della riserva ovarica);
  • indicazioni mediche (una donna sta subendo un trattamento complesso delle funzioni del sistema riproduttivo);
  • la fecondazione in vitro è pianificata in futuro;
  • prima della chemioterapia o della radioterapia (per preservare gli ovociti sani).

Ecco perché è così importante sottoporsi a regolari esami da un ginecologo e, dopo 30 anni, è anche consigliabile rivolgersi a un riproduttologo per valutare la propria riserva ovarica.